CHE COS’E’ LA STRATEGIA DI IMPRESA?
La strategia di impresa è da considerarsi come l’orientamento di lungo periodo che programma e persegue un’azienda al fine del raggiungimento di costanti e mutevoli obiettivi. La finalità della strategia è quella di formulare e comunicare lo scopo principale di un’organizzazione, tenendo in considerazione le basi su cui si fonda l’impresa, ossia, i propri valori (i principi guida che orientano la strategia aziendale), gli obiettivi prescelti, infine la mission e la vision, che riflettono rispettivamente la missione dell’azienda (cioè la definizione di scopi e il fine perseguito) e la visione con cui intende realizzarla (lo stato futuro che la società intende raggiungere).
LA FORMULAZIONE DELLA STRATEGIA
La formulazione della strategia dovrebbe comprendere tre elementi fondamentali:
● gli obiettivi prefissati, che possono essere monetari (ad esempio elementi economico-finanziari come possono essere il fatturato o l’utile) o non monetari (ad esempio il numero di clienti, la soddisfazione della clientela o la quota di mercato)
● il contesto di attività in cui opera l’organizzazione, ossia, lo spazio in cui compete l’impresa ed è composto da clienti, mercato geografico di riferimento e la serie di attività svolte internamente
● il vantaggio competitivo su cui si intende fare leva nel proprio territorio per raggiungere gli obiettivi prefissati, attraverso un’adeguata allocazione delle risorse rispetto alle competenze distintive utilizzate per realizzare le attività proposte.
I 3 LIVELLI DELLA STRATEGIA
All’interno dell’organizzazione possiamo distinguere tre differenti livelli di strategia:
● Strategia Corporate: comprende il limite massimo di attività che un’impresa si è preposta di raggiungere e la conseguente ottimizzazione del valore economico realizzato dai singoli business interni
● Strategia Business: considera i singoli business della società e le modalità attraverso cui essi intendono competere conseguendo un vantaggio competitivo difendibile
● Strategia di natura funzionale: esprime il modo attraverso cui gli attori coinvolti all’interno della società contribuiscono al raggiungimento della strategia Corporate e Business
Per realizzare concretamente la strategia aziendale è necessario il contributo dei manager impegnati nelle varie aree organizzative, così come i manager interni o esterni specializzati in strategia e sviluppo.
IL POSIZIONAMENTO STRATEGICO
Necessario in sede strategica considerare l’influenza che il macro ambiente, le risorse aziendali, l’ambiente competitivo, i portatori di interesse (stakeholders) e la cultura organizzativa hanno rispetto alla strategia selezionata e nello specifico si possono riassumere in queste cinque categorie:
● Macro-ambiente: le imprese sono costantemente influenzate da fattori ambientali esterni, elementi di macro dimensione come la politica, l’economia, la società, la sostenibilità e la tecnologia; fondamentale per le società in tali contesti cogliere le opportunità ed evitare i rischi ambientali che si presentano in questi specifici contesti
● Ambiente competitivo: le imprese devono fronteggiare una moltitudine di sfide nel micro ambiente che la circonda, con attori di mercato come, la clientela e i fornitori (oltre al loro potere contrattuale), la forza dei concorrenti diretti e indiretti e altri elementi, quali, le barriere di mercato e il grado di sostituibilità dei propri prodotti; Anche in tale ambito è fondamentale cogliere opportunità ed evitare minacce
● Risorse aziendali: le aziende devono essere in grado di porre in perfetta correlazione le proprie risorse (impianti, attrezzature, macchinari) rispetto alle competenze organizzative possedute (abilità direzionali, filosofia, cultura organizzativa)
● Portatori di interesse (stakeholders): sono numerosi i soggetti che hanno interesse rispetto all’andamento dell’impresa; dai titolari, ai dirigenti, ai finanziatori fino ai dipendenti i fornitori e i clienti stessi; e la capacità di un’azienda è quella di far convergere tutti i loro interessi rispetto alla strategia preposta
● Cultura organizzativa: i vincoli di natura culturale sono un prodotto della storia dell’impresa, gli stessi, però, possono compromettere l’andamento della società se non si evolvono, innovano e differenziano, a fronte di un ambiente competitivo in costante cambiamento e spesso poco prevedibile.
DECISIONI STRATEGICHE
Le decisioni strategiche sono scelte di lungo termine, multidimensionali (influenzando la totalità delle aree aziendali) e fondamentali per il successo della società. Tali decisioni vengono proposte dal top management a seguito di ricerche e analisi svolte da specialisti strategici al fine di avviare percorsi di sviluppo e crescita. Possiamo individuare cinque grandi tipologie di decisioni percorribili:
● Strategia a livello di business e modelli di business: trattasi del primo step strategico da affrontare, il quale, offre ampio vantaggio competitivo rispetto alla concorrenza, se le decisioni poste in essere sono ben ponderate in confronto all’ambiente circostante e all’offerta di prodotto proposta
● Strategia a livello corporate e diversificazione: è evidente nel mercato contemporaneo, che se un’impresa vuole avere successo, deve mirare a diversificare in modo specifico la propria offerta di prodotto, infatti, il vertice aziendale deve saper scegliere il ventaglio di attività e il grado di diversificazione delle stesse per mantenere una determinata posizione all’interno del mercato
● Strategia di internazionalizzazione: in un mercato sempre più globalizzato e diversificato, una scelta da saper valutare con attenzione, rimane quella relativa all’internazionalizzazione, allo scopo di posizionarsi e conquistare una quota di nuovi mercati geografici così da ampliare la propria offerta a un target più ampio e attentamente selezionato
● Innovazione e imprenditorialità: ormai le imprese che vogliono sopravvivere in qualsiasi mercato, dovrebbero innovarsi costantemente, data la velocità con cui il mondo e le tecnologie si stanno evolvendo e vista la complessità psicologica della clientela, la quale grazie all’uso di internet è sempre più aggiornata, selettiva e attenta; in questo caso il ruolo direzionale dell’imprenditore e la conseguente scelta all’innovazione può provocare vantaggio competitivo sostenibile e differenziazione
● Percorsi di sviluppo: le imprese che decidono di svilupparsi devono capire se farlo organicamente (cioè internamente), grazie alle proprie risorse e competenze distintive, se svilupparsi a seguito di alleanze strategiche ben definite oppure ricorrendo ad acquisizioni per effettuare un’integrazione verticale o orizzontale (integrando così aziende complementari al proprio processo produttivo).
GESTIONE STRATEGICA
La gestione strategica comprende al suo interno i modi attraverso cui si sono definite le strategie da percorrere e le scelte inerenti la loro realizzazione.
Il focus ricade nell’ attività manageriale svolta dai manager e può essere suddivisa in cinque classi:
● Valutazione delle strategie e performance aziendali: coloro che assumono decisioni strategiche devono saper valutare sia le performance economico-patrimoniali e il loro andamento, sia indicatori di altra natura (come la soddisfazione della clientela, il grado di ritorno della clientela ecc.)
● Pianificazione e strategie emergenti: le strategie possono essere formulate grazie a un analitico e dettagliato metodo di pianificazione; nella pratica però le strategie adottate dalle imprese, sono definite “emergenti”, ossia, derivano da una successione di decisioni ad hoc e di iniziative bottom-up (intraprese dai livelli inferiori della scala gerarchica verso quelli superiori)
● Strutture e sistemi organizzativi: qualsiasi strategia richiede un alto grado di correlazione tra la pianificazione e il reale comportamento da adottare rispetto la stessa; le strutture aziendali e i sistemi organizzativi dovrebbero, quindi, essere configurati coerentemente rispetto alla strategie intrapresa
● Gestione del cambiamento e processi strategici: in un mondo economico in continua evoluzione, la strategia stessa ne subisce gli effetti e proprio per questo motivo dovrebbe essere “flessibile” a questa dinamicità di mercato; per poter gestire il cambiamento in un’impresa dev’essere presente un alto grado di leadership ai vertici aziendali, ma anche nei livelli inferiori della gerarchia aziendale
● Governare l’impresa con la strategia: i processi di sviluppo della strategia e la gestione del continuo cambiamento richiedono un costante e analitico lavoro per quei soggetti (strategy making, top manager e specialisti di pianificazione) che presidiano le scelte gestionali e di pianificazione strategica.
STRATEGIA E ATTIVITA’ MANAGERIALI
La strategia coinvolge e dovrebbe condizionare tutti gli attori partecipanti alla vita dell’impresa, in quanto essa stessa è un’attività lavorativa specifica ed ormai imprescindibile. La responsabilità della strategia è affidata ai top manager delle imprese, ma comprende tutta l’organizzazione, ciò si riflette al raggiungimento degli obiettivi da parte di specifiche aree organizzative. Questo è possibile solo se ogni manager d’area è efficace nel saper comunicare e organizzare il proprio team in rapporto agli obiettivi prescelti da conseguire.